sabato 30 novembre 2013
lunedì 25 novembre 2013
Cominciare a mangiare sano. La vita, l’universo, gli additivi alimentari e tutto il resto
Coi tempi che corrono, l’età media sociale sì è notevolmente
abbassata. Fino a trent’anni studi e/o stai con i tuoi, a meno che ti capiti
quella strana mutazione definita fuga di cervello (a proposito, ma con tutte
queste fughe di cervelli, i corpi che fine fanno? Chi se ne occupa? Ma non
divaghiamo). Dai trenta ai quaranta sei ancora un ragazzo, buono quanto basta
per far dire a tuo nonno che alla tua età aveva già maturato una pensione, lui.
Dopo i quaranta cominci ad affacciarti alla vita adulta. La terza età è ormai
qualcosa di mitico, tipo il terzo tempo in un derby Pisa-Livorno. Insomma,
socialmente siamo tutti più giovani. Fantastico. Le nostre carte d’identità ne
saranno felici.
La genetica, notoriamente pigra, ancora non si è adeguata.
Insomma, il tempo passa, tocca tenersi un po’ da conto.
Arricchito di questa profonda illuminazione decido quindi di
intraprendere l’intero grand tour del vivere sano. Buttar giù un po’ di peso,
trascorrere più tempo all’aria aperta, il giusto esercizio fisico. Limito anche
il fumo, anzi, magari smetto proprio. Vegetariano già lo sono, mica male.
Poi, naturalmente, la pietra angolare di tutto questo
discorso: comincio a mangiare sano.
Seguono momenti di smarrimento.
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