Buon anno a tutti! Come post speciale di commiato da questo 2013 abbiamo deciso di rivolgersi a voi, proprio a voi, sì, fanatici dell'ultimo minuto. Ma anche a chi ha bisogno di una soluzione rapida per sopperire ad un inconveniente. Queste ricette ultraveloci vi aiuteranno con qualcosa di molto rapido, molto d'effetto e molto buono. Ci vediamo l'anno prossimo!
martedì 31 dicembre 2013
martedì 24 dicembre 2013
Speciale ricette: Lasagne vegan
Eccoci qui dunque. L'ora x si avvicina. Tra noi c'è chi festeggerà stasera, chi domani. In molti casi ci sarà da mettere d'accordo parenti ed amici vegan con quelli onnivori. Nel nostro piccolo, vi proponiamo una soluzione con la versione vegan di uno dei più tradizionali piatti delle feste: le lasagne.
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lunedì 23 dicembre 2013
Pancia gonfia? Combattila con il riso integrale
Oggi per Alimentazione e Diete parliamo degli effetti benefici del consumo di riso integrale.
Ne bastano 50 grammi al giorno per ripulire l’intestino e prevenire senso di pesantezza, meteorismo e pancia tesa.
Ne bastano 50 grammi al giorno per ripulire l’intestino e prevenire senso di pesantezza, meteorismo e pancia tesa.
Iniziamo col dire che il riso integrale non
è nient'altro che il riso normale che non viene privato della pellicina
( lolla ) che ricopre il chicco e che, oltre ad avere un caratteristico
colore scuro, è ricca di fibre e di sostanze con proprietà benefiche.
È ormai assodato che, più i cibi sono naturali,
integrali e non trattati, più contribuiscono a conservare il metabolismo
attivo perché liberano il corpo dalle scorie che rischiano di
trasformarsi in adipe.
Il riso biologico integrale fa parte di questi cibi con una marcia in più: a differenza dei cereali bianchi o brillati, questo tipo di riso
non subisce i processi di sbiancatura e di raffinazione che distruggono gran parte dei principi depurativi. Il
procedimento di raffinazione viene utilizzato perché, così facendo, il
riso può avere una scadenza più lunga e cuocersi più in fretta. Vantaggi
davvero minimi rispetto ai benefici del riso grezzo.
Il riso integrale è
composto per il 12% da acqua, proteine al 7%, carboidrati, 69,2%,
zuccheri, fibra alimentare e lipidi; tra i minerali annoveriamo il
ferro, il sodio, il potassio, il fosforo il selenio, manganese, rame e
lo zinco. Contiene amido più di qualsiasi altro cereale.
Tra le sue proprietà nutritive troviamo l'importante ricchezza di vitamina PP, sostanza indispensabile per
combattere i radicali liberi e gli stati infiammatori che possono
compromettere l’attività digestiva e in particolare quella intestinale. Sono presenti inoltre alcune vitamine del gruppo B ( B1, B2, B3, B5 e B6 ), la vitamina E, la vitamina K e la J.Inoltre il riso integrale ci offre una generosa dose di fibra che aiuta il buon funzionamento dell’intestino e ha un’azione depurativa perché il germe di riso contiene acido fitico che aiuta l’organismo a espellere scorie e tossine. I fitati, infatti, sono dei potenti antiossidanti che bloccano l’azione dei radicali liberi.
Infine, grazie alla sua ricchezza in fibre, aiuta a tenere sotto controllo i livelli di colesterolo “cattivo” (LDL), mantenendo il sangue fluido e pulito.
Per
avere un'idea delle proprietà nutritive che vanno perse nella
lavorazione del riso bianco raffinato è sufficiente pensare che la
quantità di sali minerali di disponibile si abbassa quasi del 70%; anche
la percentuale di vitamine, amido e proteine subisce una forte
diminuzione. Per non parlare poi della fibra alimentare, sostanza molto
utile al mantenimento della salute del nostro organismo, che nel riso
bianco raffinato sparisce completamente.
Il riso integrale
è un alimento altamente digeribile e quindi non affatica lo stomaco ,
l'ideale per chi ha problemi di sonnolenza dopo i pasti. Può essere
consumato in caso di problemi di sovrappeso al posto della pasta almeno
una volta al giorno, possibilmente in abbinamento a verdure; in questo
caso si avrebbero benefici anche in caso di stitichezza. Per problemi di
diarrea invece sarebbe utile bere l'acqua di cottura del riso.
(Fonti: riza.it e mr-loto.it)
domenica 22 dicembre 2013
La cucina dei bambini: Formine di polenta multiuso
Oggi facciamo qualcosa di molto semplice, molto utile e per non farci mancare niente anche molto buono. Questa ricetta risolve due problemi contemporaneamente. Il primo è quello di invogliare i bambini che non amano la polenta a mangiarla (senza friggerla, che è buona sì, ma si perde "vagamente" il senso del mangiar sano). Il secondo problema che risolve è cosa farne di tutta quella polenta che regolarmente vi avanza dopo averla preparata e che ora giace nel frigorifero. Mettiamoci all'opera.
sabato 21 dicembre 2013
I giochi perduti: Palla prigioniera e palla avvelenata
Per la rubrica "Giochi perduti" andiamo oggi alla scoperta di due grandi classici. I più grandicelli tra noi li avranno sicuramente praticati a scuola, in cortile oppure in palestra. Sono giochi molto semplici, basta una palla, un muro, un albero, due righe, magari tracciate per terra col tacco della scarpa.. ed un gruppo di amici. Come sempre, l'obiettivo di questi giochi era molto semplice: socializzare divertendosi, magari unendo un pizzico di agonismo e del salutare movimento fisico.
Più sapore al tuo tofu: Mapo Tofu Vegan
Giovedì vi abbiamo parlato di come è fatto il tofu, scherzando un po' sul suo sapore, come dire, "delicato". Il tofu è però perfetto come ingrediente tra gli ingredienti: amalgama e assorbe gli altri sapori, diventando la base ideale per un'infinità di piatti. Oggi ne vediamo uno che arriva dritto dalla cucina popolare cinese, rivisitato alla vegana. Buonissimo, semplicissimo, speziatissimo e chi più issimo ha più ne metta.
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giovedì 19 dicembre 2013
Isabella e Neroni: la vita con due galline per amiche
Ammettiamo di aver avuto una qualche piccola perplessità nel proporvi l'articolo precedente sull'oasi per le galline salvate dal macello. Siamo stati quindi sorpresi, piacevolmente sorpresi dalla vostra risposta. E' il post più letto e questo ci ha fatto capire due cose: la prima è che non bisogna mai sottovalutare la sensibilità delle persone. E la seconda è che certo non poteva finire lì! Oggi Simona ci racconta la vita con due delle creature salvate.
Isabella e Neroni: la vita con due galline per amiche
di Simona Basi
Isabella
è stata salvata insieme alla sua ‘sorellina’ Neroni sabato 11 settembre 2010.
E’ stata con noi per 1 anno e 7 mesi (esattamente quanto è stata con noi la
successiva cucciola Laura, la mia bimba arancione che era affezionatissima a me
e non voleva che accarezzassi le altre galline. Isabella è sempre stata dolcissima e alla
sorellina Neroni le lasciava tutte vinte. Era la prima volta che tenevo due
‘sorelline’ in una volta ed è stata un’esperienza dolcissima, casa mia sembrava
‘bimbolandia’! Rientravo ed ero subito circondata da tanta dolcezza, tanta
tenerezza da parte di tutte e due!
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Come sono fatti: Il tofu
Siete giovani. Siete single. Mangiate vegan. Noi lo sappiamo cosa avete fatto. Il tofu è quella cosa che comprate sempre perché si sa che fa bene, ma che mangiate per ultimo, perché sapete anche che non sa assolutamente di nulla. Non negatelo.
Oggi per "Come sono fatti" andremo alla scoperta delle caratteristiche di questo alimento e vedremo come prepararlo in casa. Per quanto riguarda il sapore, beh, da sé lo sappiamo, ma è un alimento perfetto per legarsi ad altri ingredienti. Nella rubrica di ricette vi proporremo diversi modi di prepararlo in modo delizioso (avete la vostra personale? Mandatecela, la pubblicheremo!).
Oggi per "Come sono fatti" andremo alla scoperta delle caratteristiche di questo alimento e vedremo come prepararlo in casa. Per quanto riguarda il sapore, beh, da sé lo sappiamo, ma è un alimento perfetto per legarsi ad altri ingredienti. Nella rubrica di ricette vi proporremo diversi modi di prepararlo in modo delizioso (avete la vostra personale? Mandatecela, la pubblicheremo!).
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martedì 17 dicembre 2013
Salute e benessere: Fitoterapia, i segreti medicinali delle piante
Che cos'è la fitoterapia?
Il termine “fitoterapia” deriva dal greco “phytòn”, che significa “pianta”, ma allo stesso tempo anche “creatura”: è curioso come questo duplice significato nasconda un concetto profondo. La radice, infatti, deriva dal verbo “phyto” (generare ed essere generati), che indica il processo della fertilità, della creazione: si può notare un evidente parallelismo che accomuna una pianta all'essere, cioè all'uomo e alla vita.
Il termine “fitoterapia” deriva dal greco “phytòn”, che significa “pianta”, ma allo stesso tempo anche “creatura”: è curioso come questo duplice significato nasconda un concetto profondo. La radice, infatti, deriva dal verbo “phyto” (generare ed essere generati), che indica il processo della fertilità, della creazione: si può notare un evidente parallelismo che accomuna una pianta all'essere, cioè all'uomo e alla vita.
lunedì 16 dicembre 2013
Menti inferme. Morire di cemento in un paese che scompare
Mal di cemento. Negli ultimi cinque anni il
consumo di suolo in Italia è cresciuto al ritmo di oltre 8 metri quadrati al
secondo, pari al 6,9% del territorio nel 2010. Per ogni italiano sono andati
persi più di 340 mq all'anno. Ogni 5 mesi perdiamo una quantità disuolo pari
a quella del comune di Napoli e ogni anno ad essere divorata dal cemento è
un'area vasta quanto Milano e Firenze.
Alimentazione e diete: Celiachia, in Italia 135.800 diagnosi, ma i malati sarebbero 600 mila
È l’intolleranza alimentare più frequente, diffusa soprattutto tra le donne (in Italia oltre 96.000 diagnosi contro le 38.600 degli uomini). Cresce l'attenzione, ma i casi accertati sarebbero solo un quarto di quelli reali. Dal ministero la mappa dei numeri, delle leggi e dei centri per gestire la celiachia.
La celiachia è l’intolleranza alimentare più frequente a livello mondiale con una prevalenza stimata intorno all’1%, considerando sia la fascia degli adulti sia quella dei bambini. La sua incidenza, però, resta ancora molto sottostimata, nonostante cresca l’attenzione a questo disturbo e, contestualmente, la normativa in materia e anche i servizi a disposizioni, tra cui punti vendita alimentari e ristoranti per celiaci.
Secondo la Relazione annuale al Parlamento del Ministero della Salute sulla celiachia (dati anno 2011), il numero teorico di celiaci dovrebbe essere intorno ai 600.0000, ma le persone a cui è stata realmente fatta una diagnosi di celiachia sono solo 135.800. Purtroppo solo un quarto di quelli stimati. I dati del 2011 che Regioni e Province Autonome di Trento e Bolzano trasmettono ogni anno al Ministero della Salute confermano comunque il trend di diagnosi in aumento nel tempo. E una prevalenza inferiore a quella mondiale: 1,00% circa contro lo 0,23 % italiano.
Secondo la Relazione annuale al Parlamento del Ministero della Salute sulla celiachia (dati anno 2011), il numero teorico di celiaci dovrebbe essere intorno ai 600.0000, ma le persone a cui è stata realmente fatta una diagnosi di celiachia sono solo 135.800. Purtroppo solo un quarto di quelli stimati. I dati del 2011 che Regioni e Province Autonome di Trento e Bolzano trasmettono ogni anno al Ministero della Salute confermano comunque il trend di diagnosi in aumento nel tempo. E una prevalenza inferiore a quella mondiale: 1,00% circa contro lo 0,23 % italiano.
domenica 15 dicembre 2013
La cucina dei bambini: Risotto blu spaziale con UFO vegan(i)
Avete letto bene: risotto blu con UFO. Stavamo pensando a qualcosa di davvero originale per la rubrica di oggi quando ci è tornato in mente un piccolo gioiello della fantascienza nostrana, "Memorie di un cuoco d'astronave" di Massimo Mongai. Bene, in questo romanzo il cuoco lo preparava, nientemeno che per un incontro di chef di svariate razze galattiche. Qui ne riportiamo una versione da noi riveduta e corretta: questa volta, è proprio il caso di chiamarla Vegana.
sabato 14 dicembre 2013
Sapori (vegan) di Grecia: Tzatziki, moussaka e stifado
La cucina tipica greca è piuttosto pesante per tradizione culinaria. Si basa inoltre prettamente su piatti di carne e pesce (anche per la relativa povertà del terreno che non consente grandi coltivazioni intensive di vegetali). Siamo normalmente abituati ad associarla all'estate e alle vacanze, ma questo più per la natura di quelle terre (ora sofferenti, questo post è anche un pensiero partecipe a quel popolo meraviglioso) che per la natura delle ricette, perfette anzi per l'inverno. Qui vi proponiamo tre dei piatti più famosi di questa tradizione, naturalmente rivisti in chiave vegan. Kalì oreksi, buon appetito!
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giovedì 12 dicembre 2013
La rivoluzione della bioarchitettura, tra materiali naturali, tecniche antiche e moderne tecnologie
La bioarchitettura è un'Architettura ispirata ai principi vitali, una tecnica il cui obiettivo è quello di realizzare abitazioni, e quindi città, progettate come organismi viventi. Gli edifici costruiti con le regole della bioarchitettura sono abitazioni che stabiliscono un rapporto equilibrato con l'ambiente in cui si inseriscono e con coloro che ospitano.
Inizialmente la bioarchitettura si è diffusa nei paesi di lingua tedesca dove si è affermata come disciplina di studio grazie all'architetto Anton Schneider, dell'Istituto per la Bioedilizia di Neubeuern in Germania, che ha individuato le linee guida per un corretto approccio progettuale.
Con il termine bioarchitettura si indica una "filosofia" del costruire, del ristrutturare e dell'abitare che risponde alle esigenze del bios, della vita. Infatti nella realizzazione di un progetto di bioarchitettura si presta particolare attenzione alla tutela dell'ambiente e del paesaggio che ospita la struttura, ma non solo, i progettisti si concentrano anche sugli aspetti culturali, sociali ed economici degli utenti.
I giochi perduti: Le biglie
Inauguriamo oggi una nuova rubrica dedicata ai bambini, ai genitori
e, perché no, a chi vuole tornar fanciullo. I giochi perduti, giochi antichi,
in molti casi nati nelle nebbie del tempo antico e quasi sempre diffusissimi
fino al tempo della grande diffusione dei giochi elettronici. Sono migliaia, naturalmente,
ma per tutti ci sono degli elementi in comune ed è per questi che abbiamo
deciso di rispolverarli e proporli. Innanzi tutto erano giochi “sociali”. I
bambini di ogni epoca si ritrovavano per parteciparvi, per trascorrere il tempo
e anche per relazionarsi tra loro. Oggi forse si trascura l’importanza che
questa fase di vita dei più giovani sia fondamentale non solo a livello personale
ma anche a livello comunitario. Spesso era durante i giochi di bambini, tra
innocente competizione e spirito di squadra e partecipazione, che si formavano
le radici di una struttura comunitaria coesa e solidale. Un altro aspetto è
quello delle pochissime necessità richieste da questi giochi. Era, ed è,
sufficiente un fazzoletto di terra nuda, un muretto, un sagrato ed un gessetto,
qualche pezzo di legno, una palla (una). Nessuno ne può essere escluso a causa
delle proprie possibilità. Non a caso, fino a tempi recentissimi, la
distinzione è stata molto netta tra giochi e giocattoli (in altri tempi
chiamati balocchi), con una grandissima rilevanza dei primi, ovvero quelli che
venivano praticati.
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mercoledì 11 dicembre 2013
Scopriamo lo yoga della risata
Cure Alternative: Ridere fa bene. Al cuore, allo spirito, alla mente, alla salute. Lo sapete tutti, vero? E che può essere cura, strumento di cambiamento, tecnica di meditazione e molto altro ancora?
In questa bella chiacchierata con Letizia Espanoli oggi parliamo proprio di questo: Lo yoga della risata
In questa bella chiacchierata con Letizia Espanoli oggi parliamo proprio di questo: Lo yoga della risata
Ciao Letizia, parlaci un po' di te per cominciare
Sono assistente sociale e da oltre quattordici anni libera professionista, consulente e formatrice in
molte realtà socio sanitarie pubbliche e private italiane.
Promuovo da
sempre modelli di cura e organizzativi capaci di creare il ben essere
dell'intera trade terapeutica (anziani, familiari e operatori).
Il mio stile formativo è quello di coniugare il rigore scientifico e le moderne conoscenze intorno a
temi quali la fisica quantistica, la programmazione neurolinguistica, la
psiconeuroendocrinoimmunologia promuovendo sempre stimoli culturali
umanizzanti.
Mi occupo da molto tempo di modelli gestionali e culturali intorno al tema delle
demenze, operando come formatrice anche nelle aree dell'etica, dell'accompagnamento al
vivere fino all'ultimo respiro e leadership in ambienti socio sanitari.
Sono autrice di
numerose pubblicazioni (Maggioli Editore), e da anni svolgo anche attività
di life e business coach. Teacher certificata di Yoga della Risata, sono conduttrice di numerosi progetti per la riduzione dello stress lavoro
correlato. Mi potete trovare qui letizia.espanoli@alice.it e qui www.letiziaespanoli.com.
lunedì 9 dicembre 2013
Alimentazione e diete: Latte vaccino? No grazie! Tutte le alternative vegetali.
Le ragioni per rinunciare al latte
di origine animale sono moltissime. Etiche, di salute e nutrizionali. Non ci
occuperemo qui dei dettagli, ci limiteremo a citare uno degli aspetti meno noti
ai più, ovvero quello legato all’apporto di calcio. Da sempre infatti il latte
vaccino e i suoi derivati sono considerati gli alimenti principi per l’apporto
di calcio all’organismo. Dal punto di vista chimico, è vero, ne sono ricchi.
Tuttavia non è l’unica verità. Il latte contiene proteine animali, moltissime
(il triplo circa di quelle presenti nel latte materno), e queste richiedono
calcio per essere smaltite. L’apporto netto è quindi estremamente ridotto, se
non negativo. Non a caso infatti l’osteoporosi è molto diffusa tra i popoli più
nordici, dove il latte è spesso l’unica fonte rilevante di calcio contemplata,
associata ad una alimentazione onnivora (e quindi fonte di altre proteine
animali che richiedono calcio).
domenica 8 dicembre 2013
Pitagora, il primo vegetariano
"Fintanto che l'uomo continuerà a distruggere gli esseri viventi inferiori, non conoscerà mai né la salute né la pace. Fintanto che massacreranno gli animali, gli uomini si uccideranno tra di loro. Perché chi semina delitto e dolore non può mietere gioia e amore."
Inauguriamo la rubrica "Vegetariani nella storia" con questo grande scienziato, matematico e filosofo. Il primo a formalizzare, quantomeno nella cultura occidentale, il pensiero vegetariano.
Partiamo proprio da qui. "Vegetariano" è un termine relativamente recente, fine del XIX secolo. Nei secoli precedenti chi sceglieva una dieta senza carne (e furono moltissimi) veniva definito, appunto, pitagorico. Tale fu la sua influenza sulla storia.
Noi moderni incontriamo Pitagora, pure con un certo fastidio, da ragazzini, mentre ci rompiamo la testa sui suoi teoremi. Molti non vanno oltre questo incontro fugace, perdendosi una delle figure più affascinanti del mondo antico.
Inauguriamo la rubrica "Vegetariani nella storia" con questo grande scienziato, matematico e filosofo. Il primo a formalizzare, quantomeno nella cultura occidentale, il pensiero vegetariano.
Partiamo proprio da qui. "Vegetariano" è un termine relativamente recente, fine del XIX secolo. Nei secoli precedenti chi sceglieva una dieta senza carne (e furono moltissimi) veniva definito, appunto, pitagorico. Tale fu la sua influenza sulla storia.
Noi moderni incontriamo Pitagora, pure con un certo fastidio, da ragazzini, mentre ci rompiamo la testa sui suoi teoremi. Molti non vanno oltre questo incontro fugace, perdendosi una delle figure più affascinanti del mondo antico.
sabato 7 dicembre 2013
Ricette Vegan: Pasta alla carbonara e condimento all'avocado
La conoscete la storia della carbonara? Pensate che si perda nella notte dei tempi capitolini? Ci crediate o no, la storia è questa.
Seconda guerra mondiale. Nella Roma liberata gli americani vanno nelle osterie per fare colazione. Bisogna tener presente che ai tempi la cucina cinese era ancora più nota, negli Stati Uniti, di quella italiana. I vermicelli cinesi, "noodles", venivano venduti anche in scatola. Quindi i soldati chiedevano noodles, uova e bacon. Gli osti portavano loro, in mancanza d'altro, spaghetti sconditi, un uovo e del guanciale fritti. Al che la reazione tipica dei soldati era: "Ma che è sta porcheria?" E versavano tutto sugli spaghetti sconditi. Fu sicuramente un oste, anonimo, ma più sveglio e attento degli altri che si disse, "forse si può migliorare il tutto". Nasceva la carbonara. Oggi vedremo come prepararne delle buonissime versioni vegane e vegetariane. Come tradizione vuole, le varianti di questo piatto sono tantissime.
Seconda guerra mondiale. Nella Roma liberata gli americani vanno nelle osterie per fare colazione. Bisogna tener presente che ai tempi la cucina cinese era ancora più nota, negli Stati Uniti, di quella italiana. I vermicelli cinesi, "noodles", venivano venduti anche in scatola. Quindi i soldati chiedevano noodles, uova e bacon. Gli osti portavano loro, in mancanza d'altro, spaghetti sconditi, un uovo e del guanciale fritti. Al che la reazione tipica dei soldati era: "Ma che è sta porcheria?" E versavano tutto sugli spaghetti sconditi. Fu sicuramente un oste, anonimo, ma più sveglio e attento degli altri che si disse, "forse si può migliorare il tutto". Nasceva la carbonara. Oggi vedremo come prepararne delle buonissime versioni vegane e vegetariane. Come tradizione vuole, le varianti di questo piatto sono tantissime.
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venerdì 6 dicembre 2013
Nasce anche in Italia un'oasi per galline salvate dal macello
Con questo pezzo inauguriamo la rubrica del venerdì, "Vivere Ecologico". Con una novità in più, che speriamo diventi consuetudine. Non lo abbiamo scritto noi, l'ha fatto una di voi e noi con piacere le diamo spazio. Questa per noi è condivisione. Quindi, se avete un argomento che vi sta particolarmente a cuore, che conoscete molto bene, contattateci!
Tornando all'articolo, o meglio, al racconto di oggi, vi anticipiamo che verrete a contatto con una realtà poco o per nulla nota. "La gallina non è un animale intelligente, lo si capisce da come guarda la gente" cantava il vecchio adagio. Forse è giunto il momento di andare oltre questo luogo comune. Buona lettura!
Tornando all'articolo, o meglio, al racconto di oggi, vi anticipiamo che verrete a contatto con una realtà poco o per nulla nota. "La gallina non è un animale intelligente, lo si capisce da come guarda la gente" cantava il vecchio adagio. Forse è giunto il momento di andare oltre questo luogo comune. Buona lettura!
Ebbene ci sono riuscita. Da
giugno gestisco un’oasi per galline salvate dal macello e provenienti dagli
allevamenti intensivi. La passione per i pennuti, in particolar modo per questi
animali, nasce diversi anni fa, quando ancora ero una bambina e mi regalarono
un pulcino.
Questo pulcino era sempre con
me e mi seguì anche quando, arrivata l’estate, andai in vacanza. Siamo
praticamente cresciuti insieme e quando lui morì io avrei compiuto i 18 anni
pochi mesi più tardi.
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giovedì 5 dicembre 2013
Come sono fatti: Il Seitan
Tutto comincia con acqua e farina |
Il nome
Seitan è un termine esotico, evocativo. Rimanda a luoghi lontani e tradizioni orientali. In effetti è così, come vedremo tra poco. Il nome però è piuttosto recente. Fu coniato da Georges Oshawa, padre della macrobiotica e significa "è proteina". Quando si dice andare dritti al punto.
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lunedì 2 dicembre 2013
Farina nucleare: La storia del grano Creso
Una spiga di grano Senatore Cappelli |
In quella notte buia e tempestosa del '74 si decise di intervenire sostituendo il motore primo dell'intero ciclo, si decise di sostituire il cavallo sfiancato con uno più giovane e forte, a qualunque costo.
In sostanza, si decise di sostituire il grano.
domenica 1 dicembre 2013
La cucina dei bambini: Pinguini di carote e olive
Inauguriamo questa rubrica con un classico della cucina divertente (per bambini, certo, ma anche un ottimo antipasto per sorprendere gli amici). L'effetto sul piatto sarà sorprendente, nonostante la preparazione molto semplice che vi permetterà di realizzarli insieme ai più piccoli, avvicinandoli alla cucina e agli ingredienti.
Ingredienti per 20 pinguini
2 carote
60g di formaggio cremoso
40 olive nere denocciolate
20 stuzzicadenti
Preparazione
Pulite e tagliate le carote a rondelle. Ritagliate da ogni rondella un piccolo triangolo. La parte principale diventeranno i piedi, mentre il triangolino sarà il becco.
Prendete 20 olive e tagliatele a metà. Farcitele con una piccola quantità di formaggio cremoso, premendo leggermente perché le parti aderiscano. Questo sarà il corpo.
Componete i pinguini nel modo seguente. Prendete uno stuzzicadenti e infilate, nell'ordine, la rondella di carota, l'oliva farcita di formaggio e un'altra oliva che farà da testa. Completate il pinguino inserendo il "becco", ovvero il triangolino di carota che avete tagliato precedentemente, nel foro dell'oliva che fa da testa.
Ripetete il procedimento fino ad esaurire gli ingredienti ed ecco fatto! Il vostro piatto bianco si trasformerà nel ghiaccio dell'antardide, attraversato da simpatici pinguini in marcia. Buon appetito!
Ingredienti per 20 pinguini
2 carote
60g di formaggio cremoso
40 olive nere denocciolate
20 stuzzicadenti
Preparazione
Pulite e tagliate le carote a rondelle. Ritagliate da ogni rondella un piccolo triangolo. La parte principale diventeranno i piedi, mentre il triangolino sarà il becco.
Prendete 20 olive e tagliatele a metà. Farcitele con una piccola quantità di formaggio cremoso, premendo leggermente perché le parti aderiscano. Questo sarà il corpo.
Componete i pinguini nel modo seguente. Prendete uno stuzzicadenti e infilate, nell'ordine, la rondella di carota, l'oliva farcita di formaggio e un'altra oliva che farà da testa. Completate il pinguino inserendo il "becco", ovvero il triangolino di carota che avete tagliato precedentemente, nel foro dell'oliva che fa da testa.
Ripetete il procedimento fino ad esaurire gli ingredienti ed ecco fatto! Il vostro piatto bianco si trasformerà nel ghiaccio dell'antardide, attraversato da simpatici pinguini in marcia. Buon appetito!
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