giovedì 12 dicembre 2013

La rivoluzione della bioarchitettura, tra materiali naturali, tecniche antiche e moderne tecnologie

La bioarchitettura è un'Architettura ispirata ai principi vitali, una tecnica il cui obiettivo è quello di realizzare abitazioni, e quindi città, progettate come organismi viventi. Gli edifici costruiti con le regole della bioarchitettura sono abitazioni che stabiliscono un rapporto equilibrato con l'ambiente in cui si inseriscono e con coloro che ospitano.
Inizialmente la bioarchitettura si è diffusa nei paesi di lingua tedesca dove si è affermata come disciplina di studio grazie all'architetto Anton Schneider, dell'Istituto per la Bioedilizia di Neubeuern in Germania, che ha individuato le linee guida per un corretto approccio progettuale.
Con il termine bioarchitettura si indica una "filosofia" del costruire, del ristrutturare e dell'abitare che risponde alle esigenze del bios, della vita. Infatti nella realizzazione di un progetto di bioarchitettura si presta particolare attenzione alla tutela dell'ambiente e del paesaggio che ospita la struttura, ma non solo, i progettisti si concentrano anche sugli aspetti culturali, sociali ed economici degli utenti.


Si riconosce di fatto come il degrado ambientale e paesaggistico, che si osserva in particolare nelle nostre città, sia dovuto in gran parte all'architettura convenzionale che non pone attenzione alle forme, ai materiali e agli impianti che realizza; nell'attuare un progetto di bioarchitettura, invece, si cerca di fornire soluzioni alternative con azioni efficaci per ridurre l'impatto ambientale ed i fenomeni d'inquinamento.
Nella bioarchitettura l'obiettivo principale della progettazione di spazi per il vivere quotidiano - ma non solo - è quello di definire luoghi che rispettino le esigenze ed i bisogni di coloro che li andranno ad abitare, dove sono importanti il risparmio delle risorse ambientali e soprattutto il benessere psicofisico degli utenti, mentre nell'architettura convenzionale i parametri principali assunti nella definizione del progetto sono per lo più di natura tecnica ed economica e hanno poco a che fare con le esigenze di coloro che andranno a vivere gli spazi in questione.
Un progetto di bioarchitettura per la costruzione e ristrutturazione di edifici ecosostenibili, che tutelano cioè l'ambiente e la salubrità di coloro che vi vivono, prende in considerazione due aspetti importanti:
  • il primo riguarda l'impatto ambientale ed il risparmio energetico;
  • il secondo riguarda l'uso attento di materiali e prodotti "naturali", sia nella costruzione, sia nell'arredamento.
In generale l'edificio sarà studiato per essere il più confortevole possibile, producendo benessere fisico e psicologico per chi ci vive, dovrà durare nel tempo, dovrà essere ispirato all'uso razionale ed efficiente delle "risorse energetiche alternative", dovrà utilizzare materiali disponibili in loco non trattati, recuperabili e riciclabili, oltre che non nocivi per la salute, dovrà avere uno spazio esterno curato con particolare attenzione, dove il verde sposa il progetto dell'edificio ed il paesaggio circostante.
Nella realizzazione di progetti di bioarchitettura per la costruzione e ristrutturazione di un edificio, gli architetti seguono un preciso schema di metodo, che prevede una serie di "step", di passaggi, che vanno dalla fase di studio iniziale, alla scelta dei materiali e degli impianti da utilizzare, fino alla definizione degli arredi.
La quasi totalità dei progetti di bioarchitettura prevede uno spazio esterno curato e studiato nei minimi particolari, il giardino viene infatti considerato un "corridoio ecologico", che mette cioè in collegamento l'ambiente e il paesaggio circostante con l'edificio. Ma non solo, deve essere anche un luogo di relax ed armonia, caratterizzato da elementi come le piante locali e l'acqua.
Il secondo passaggio si concentra sulla progettazione della struttura vera e propria: in questa fase, particolare attenzione viene attribuita alla scelta dei materiali, che in particolare devono consentire l'evapo-traspirazione dell'umidità, perciò l'uso del cemento armato dovrà essere ridotto al minimo. Infatti l'uso di muri spessi, realizzati con materiali naturali, garantisce un buon isolamento termico sia d'state che d'inverno con conseguente risparmio energetico - sia per riscaldare, sia per smorzare il caldo estivo - ed inoltre è in grado di attenuare gli agenti tossici atmosferici; naturalmente vanno privilegiati materiali disponibili in loco, per una questione di risparmio energetico.
Nella costruzione degli edifici, come anche nelle ristrutturazioni, sono preferiti fra i materiali isolanti quelli naturali (come per esempio la cellulosa, le sfere di vetro espanso, il sughero, i pannelli di legno), discorso analogo vale per la copertura: tetto e sottotetto dovranno prevedere solai sufficientemente areati.
Nella progettazione dell'edificio grande attenzione viene rivolta all'aspetto estetico che dovrebbe rifarsi quanto più possibile ai modelli architettonici e storici locali, oltre che naturalmente avere simmetrie che lo rendano armonico, anche con il paesaggio circostante.
Massima attenzione verrà posta nella disposizione degli ambienti sempre orientati in funzione del percorso solare e delle loro interazioni e destinazioni. Per questo motivo gli impianti di illuminazione, comprese le finestre, sono studiati e progettati in modo da sfruttare al meglio la luce naturale ed i colori, basandosi sull'orientamento degli ambienti, sulla loro destinazione d'uso e sul risparmio energetico. In particolare la disposizione ideale delle stanze in un edificio abitativo dovrebbe essere questa:
  • la cucina andrebbe sistemata a nord, essendo la stanza più calda;
  • la zona notte ad est, per collegarla al sorgere del sole e favorire così un risveglio naturale;
  • gli ambienti di soggiorno andrebbero disposti ad ovest, per sfruttare al meglio il calore e la luce solare pomeridiani, visto che li viviamo durante il pomeriggio e la sera.
In una ristrutturazione secondo i principi della bioarchitettura particolare attenzione viene data all'approvvigionamento energetico, pertanto una ecocasa sarà dotata di un impianto integrato di pannelli solari fotovoltaici per la produzione di energia elettrica a costo zero e per la produzione di acqua calda per l'impianto di riscaldamento.
Per quanto riguarda l'impianto di riscaldamento, il tipo che più rispetta la qualità dell'aria all'interno delle pareti domestiche è quello che funziona a "irraggiamento", per mezzo del quale il calore viene trasmesso da superfici radianti poste verticalmente sulle pareti. Questo sistema mantiene la giusta umidità dell'aria e riscalda gli ambienti in maniera uniforme, senza alzare pulviscolo, come avviene con i termoconvettori, e consente anche un risparmio energetico.
Nella pittura delle pareti è privilegiato l'uso di idropitture o pitture a base biodegradabile ecologiche che non emettono esalazioni tossiche.
Nella costruzione o ristrutturazione di una casa secondo i principi della bioarchitettura, non solo i materiali da costruzione sono scelti con accuratezza, anche per gli arredi si punta su elementi rigorosamente naturali. Sempre più persone sono attente all'ambiente in cui vivono, sia esterno, sia domestico e per la casa scelgono materiali traspiranti, arredamenti in legno e tessuti naturali, in particolare non derivati dal petrolio e non acrilici.
Così l'ambiente domestico risulta rilassante per chi vi entra e per chi lo abita: lo stress accumulato durante il giorno quando si entra in queste stanze scivola via, lascia spazio alla serenità e al relax.
(Fonte: Università degli studi di Padova)




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